I FIGLI DI JOHN FANTE PER L'ABRUZZO

LOS ANGELES. L’ infaticabile opera di informazione sui rischi inerenti la petrolizzazione dell’Abruzzo della scienziata Maria Rita D’Orsogna che vive e lavora negli Stati Uniti ha raggiunto il cuore dei figli di un grande scrittore la cui famiglia veniva da Torricella Peligna prima di emigrare in Colorado.

Si tratta di Dan e James Fante, figli del famoso scrittore italo-americano John Fante: i due hanno appena inviato la propria lettera di contrarietĂ  all’estrazione di idrocarburi a Bomba, e indirizzata all’ufficio di valutazione impatto ambientale della regione Abruzzo.
Ne da notizia proprio la studiosa D’Orsogna.
Il progetto della Forest Oil Corporation di Denver prevede la costruzione di una raffineria-desolforatore, un inceneritore per bruciare rifiuti (fra cui sostanze cancerogene), vari pozzi e di una fitta rete di oleodotti.
Allertati da due italo-californiani di origine torricellana Angela di Berardino e Dan Aspromonte, e sostenuti dalle argomentazioni tecniche e scientifiche di D’Orsogna, i fratelli Fante hanno immediatamente abbracciato la causa. Dan Fante ha dichiarato di essere totalmente contrario a tutta l’opera petrolifera in Abruzzo.
«Esprimiamo preoccupazione per il progetto della Forest Oil Corporetion», si legge nella lettera dei fratelli Fante inviata all’Ufficio di Valutazione Ambientale della Regione.
«Crediamo sinceramente che il progetto non porterĂ  alcun beneficio a Torricella, Bomba e alla sua gente e vi invitiamo a salvare il lago negando i permessi di trivellazione. L’area», sottolineano ancora i due, «è geologicamente fragile e la perforazione potrebbe produrre instabilitĂ  alla diga esistente, cedimenti e smottamenti».
«Con il suo lavoro», continuano i figli dello scrittore, «nostro padre ha reso omaggio a Torricella Peligna e all’Abruzzo e recentemente è stata dedicata una piazza nel centro di Los Angeles. Vogliamo preservare la bellezza naturale delle sue radici in modo che Torricella e l’intera area di Bomba possano godere a pieno del proprio potenziale. C’è così tanto lavoro da fare per rendere il luogo migliore», si legge ancora nella missiva, «e assicurare che la bellezza naturale si trasformi in benessere economico per le persone. Onoriamo il duro lavoro delle generazioni che ci hanno preceduto per lasciare alle generazioni che verranno dopo di noi un Abruzzo migliore. Cerchiamo di mantenere il nostro bellissimo Abruzzo così com’è ora, sano, genuino».
«Il no al petrolio di James e Dan Fante», ricordano dal comitato Emergenza Ambiente, «si aggiunge a quello gia’ espresso da una moltitudine di associazioni, intellettuali, religiosi, scienziati, e cittadini contro le estrazioni a Bomba, e nel resto della regione. Attendiamo fiduciosi che la regione Abruzzo rispedisca al mittente il progetto della Forest Oil, cosi’ grave e pericoloso, e allo stesso tempo attendiamo i fatti – e non le parole – del governatore Gianni Chiodi e dell’assessore all’ambiente Daniela Stati per la difesa concreta dell’Abruzzo».

DA LOS ANGELES I FIGLI DI JOHN FANTE CONTRO LE TRIVELLE DI BOMBA, articolo tratto dal giornale online PRIMADANOI pubblicato il 6 maggio 2010

Ecco la LETTERA in INGLESE tratto dal blog ‘Una lettera per l’Abruzzo’ CLICCA QUI

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