La prima edizione del Premio Italia Radici nel Mondo, nel 2024, è stata organizzata dal Comune di Torricella Peligna, nell’ambito delle iniziative del MAECI “2024 – Anno delle radici italiane nel mondo”, in collaborazione con il Piccolo Festival delle Spartenze. Migrazioni e Cultura, con il contributo della Fondazione Pescarabruzzo, dell’Associazione AsSud e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Ideato da Giovanna Di Lello e Giuseppe Sommario, il Premio nasce dalla volontà dei due Festival di instaurare una collaborazione stabile e sistematica, tesa ad ampliare, in Italia e all’Estero, la discussione sui temi e sui valori da sempre affrontati nelle due manifestazioni, che riguardano l’emigrazione italiana e le sue infinite declinazioni, l’italianità, il legame fra le comunità dei restati e quelle degli spartiti, i tratti identitari, le identità mobili, le radici che le due comunità condividono. Radici molteplici, multisituate, plurime, che non sono ferme in/ad un luogo, in/ad un tempo.
Il Premio non vuole essere celebrativo, o quantomeno non solo celebrativo, ma intende contribuire alla discussione sulla nostra storia migrante, arricchendola di nuovi contenuti, scrivendo nuove pagine, inaugurando una nuova narrazione, una nuova stagione nei rapporti fra l’Italia, gli italiani, e gli oriundi italiani sparsi in tutto il mondo.
Il tema della prima edizione del Premio è stato “Le mie radici plurime”.
Le opere vincitrici nel 2024:
- Domenico Capilongo con “Semi” per la categoria “italodiscendente”.
- Elisa Kirsch con “Il Paese dove (s)fioriscono i limoni” per la categoria “nuova emigrazione”.