DI PIETRANTONIO: VINCITRICE DEL PREMIO JOHN FANTE OPERA PRIMA 2012

[:en] [:][:it]A vincere il premio John Fante Opera prima 2012 è Donatella Di Pietrantonio con “Mia madre è un fiume”, pubblicato da Elliot (2011)

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COMUNICATO STAMPA
PREMIO LETTERARIO “JOHN FANTE OPERA PRIMA”

DONATELLA DI PIETRANTONIO
si aggiudica il Premio Letterario John Fante Opera Prima
con Mia Madre è un fiume (Elliot, 2011)

E’ stato assegnato alla presenza della direttrice artistica Giovanna Di Lello, del Sindaco di Torricella Peligna, delle istituzioni locali patrocinanti e di numerosi torricellani, il Premio letterario “John Fante Opera Prima”, appuntamento d’apertura della settima edizione del Festival “Il Dio di mio padre”.   I finalisti selezionati sono stati presentati al pubblico dai giurati Francesco Durante, Masolino D’Amico ed Oscar Buonamano:
Francesco Targhetta, Perciò veniamo bene nelle fotografie (ISBN, 2012)
Giuseppe Di Piazza, I quattro canti di Palermo (Bompiani, 2012)
Donatella Di Pietrantonio, Mia madre è un fiume, (Elliot, 2011).

Tra questi la Giuria popolare ha assegnato a Donatella Di Pietrantonio il Premio John Fante Opera Prima.

Donatella Di Pietrantonio
Mia madre è un fiume

uscita  gennaio 2011
ISBN 9788861921610
prezzo 16,00

Un esordio stupefacente, che segna la scoperta di una scrittrice dallo stile magistrale. Il racconto poetico e indimenticabile di un “amore andato storto da subito” tra una madre e una figlia.

Una donna, ormai anziana, mostra i primi segni della malattia che le toglie i ricordi, l’identità, il senso stesso dell’esistenza. È tempo per la figlia di prendersi cura di lei e aiutarla a ricostruire la sua storia, la loro storia. Inizia così il racconto quotidiano di piccoli e grandi avvenimenti, a partire dalla nascita della mamma, Esperia, e delle sue cinque sorelle, nate da un reduce tornato comunista dalla Grande Guerra e da una contadina dritta ed elegante, malgrado le fatiche della campagna, degli animali e della casa. I fili delle loro esistenze si svolgono dagli anni Quaranta fino ai nostri giorni, in un Abruzzo “luminoso e aspro”, che affiora tra le pagine quasi fosse una terra mitologica e lontana. Giorno dopo giorno sfilano i personaggi della famiglia, gli abitanti del piccolo paesino ancora senza acqua né luce; personaggi talmente legati a una terra avara, da tollerare a malapena trasferimenti a breve distanza – la ricerca di un lavoro, l’occasione di poter frequentare una scuola “in città” – partenze che si trasformano in vere emigrazioni con il solo scopo del ritorno. Sono ricordi dolcissimi e crudeli, pieni di vita e di verità, che ricostruiscono la storia di un rapporto e di un’Italia apparentemente così lontana eppure ancora presente nella storia di ognuno di noi.

DONATELLA DI PIETRANTONIO è nata e ha trascorso l’infanzia ad Arsita, un paesino della provincia di Teramo, e vive a Penne. Scrive dall’età di nove anni racconti, fiabe, poesie e un romanzo, questo. Nella vita fa la dentista per bambini.

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