DONNE IN THRILLER: CAPOBIANCHI E BERTUZZI

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Sabato 25 agosto, alle ore 16:00, ci sarà la presentazione dei romanzi thriller di Angela Capobianchi (Esecuzione, Piemme, 2011) e di Francesca Bertuzzi (“La paura”, Newton Compton, 2012). Modera Maria Rosaria La Morgia (giornalista Rai)

 

Angela Capobianchi: avvocato, ha lasciato la professione qualche anno fa per dedicarsi alla sua grande passione, la scrittura. Vincitrice del Premio Gran Giallo Città di Cattolica per il racconto “Delitto alle terme”, pubblicato nei Gialli Mondadori, ha scritto “Le ragioni del lupo” per Di Renzo Editore, tradotto in lingua tedesca. Con Piemme ha pubblicato anche “I giochi di Carolina” (2006).

Francesca Bertuzzi è nata a Roma nel 1981. A 22 anni ha conseguito il master biennale in “Teoria e Tecnica della Narrazione” alla Scuola Holden di Torino. Ha seguito un laboratorio di regia diretto da Marco Bellocchio e Marco Müller. Negli ultimi anni si è dedicata alla scrittura cinematografica. Ha diretto il backstage del film “Vallanzasca – Gli angeli del male” di Michele Placido. Con la Newton Compton ha esordito nel 2011 con “Il carnefice”, vincendo anche il premio letteratura e cinema Roberto Rossellini 2011.[:en] [:][:it]

Angela Capobianchi, Esecuzione, Piemme,  2011
In una sera di marzo, viene ritrovato in una pineta vicino al mare il cadavere di una ragazza. E’ stata selvaggiamente accoltellata, e sulla sua fronte l’assassino ha praticato una strana incisione. Di lì a poco altre vittime moriranno con le stesse modalità. Viene incaricato del caso il commissario Riccardo Conti, un uomo duro e tormentato, in continua lotta con se stesso dopo la separazione dalla moglie e con forti sensi di colpa nei confronti del figlio di dieci anni. Un uomo che di tutto ha bisogno tranne che di un serial killer.

Francesca Bertuzzi,  La Paura, Newton Compton, 2012
Un capanno lontano dalla città e avvolto nel buio. Due ragazze legate a una sedia, una di fronte all’altra. Cos’hanno in comune? Apparentemente nulla. Solo una serata trascorsa a bere nello stesso bar di Torino. Eppure qualcuno le ha stordite, rapite e rinchiuse entrambe in un luogo che odora di morte. E con implacabile e spietato calcolo si accanisce contro una di loro, torturandola fino a ucciderla. Ma non Giuditta: l’ignoto carnefice ha deciso di risparmiarla e lasciarla andare. Pur sconvolta e sotto shock, in mente ha un solo obiettivo: allontanarsi dalla casa delle torture e mantenere una promessa.

 

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