JOHN FANTE FESTIVAL
"IL DIO DI MIO PADRE" 2023

“Avevo tre anni quando John Fante morì. Non l’ho mai conosciuto e non siamo parenti. Ma da quando ho iniziato a leggerlo, ho portato la sua presenza ovunque andassi. Sono nato e cresciuto nel sud della California e ho sempre sognato di diventare uno scrittore. Non sorprende che la scoperta della scrittura di Fante sia stata una rivelazione speciale. Seguire Arturo Bandini in giro per Los Angeles e Long Beach, esilarante e impotente alla ricerca di una buona storia, alla ricerca di se stesso: ecco finalmente un personaggio che mi somigliava! Prima di leggere i racconti e i romanzi di Fante, davo tutto per scontato del luogo dove abitavo, come fa chi ci vive. L’incontro con l’opera di Fante mi ha fatto guardare il mondo in modo nuovo. Sono rimasto affascinato dal posto in cui sono cresciuto. Ho prestato maggiore attenzione alle cose. Dettagli superficiali prima insignificanti, persino brutti, si sono rivelati indizi di storie piĂą profonde. Dove prima appariva un’escrescenza, ora percepivo un segno di bellezza, forse logoro ma da comprendere e apprezzare. La scrittura di Fante non solo mi ha portato ad amare la mia cittĂ , ma mi ha anche fatto rispecchiare in me stesso e, in ultima analisi, mi ha rivelato diversi percorsi creativi da seguire. Oggi mi ritrovo ancora a percorrere le diramazioni di quei sentieri. E quando comincio a sentirmi perso, l’esempio di John Fante e le sue storie mi aiutano a ritrovare la strada giusta.”           

    JOSHUA PERALTA

Ospite della XVIII edizione del John Fante Festival